05/09/13

Dreams and Stars

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«Fra notti e giorni il sole farà le mille stagioni e ancora il mondo percorrerà gli spazi di sempre per mille secoli almeno ma noi non ci saremo.»
Francesco Guccini



È molto tempo che la mia Stellina non mi parla. O meglio, lei mi parla, ma sono io che non riesco più a sentirla, anzi, a capirla. Beh, riguardo al capire io ho sempre capito poco, non è una novità. Insomma voglio dire che forse io e la mia Stellina non parliamo più la stessa lingua.
Adesso ci sogniamo e basta. L'altra notte l'ho sognata e so che anche lei mi ha sognato, me lo ha detto un angioletto custode. Ma ora non voglio complicare troppo le cose con stelline, angioletti custodi o piccole gioie quotidiane. Diciamo che mi è arrivato un messaggio dal cielo, che ovviamente non ho capito in quanto testone, ma quello che era chiaro nel messaggio è che la mia Stellina mi aveva sognato.
Ma torniamo al mio sogno, che parla parla, scrivi scrivi, perdo il filo del discorso. Dicevo che non è stato un bel sogno. Infatti mi sono svegliato molto triste perché quando si tratta di Stelline, i sogni sono realtà e dobbiamo stare molto attenti a cosa sogniamo. Non ricordo bene il mio sogno, ma ho sognato che la mia Stellina mi parlava e io non riuscivo a capirla. Era così distante che non la sentivo più. Per quello poi ero molto triste quando mi sono svegliato e ho realizzato che il sogno è la realtà.
Allora ho iniziato a pensare a quanto distanti sono le stelline. Incredibile, milioni di anni luce. Adesso vi spiego cosa vuol dire, ma state attenti perché non è molto semplice da capire. Si tratta di spazi e tempi così grandi che la mente si rifiuta anche solo di immaginarli.
Dunque, la luce corre così veloce che per raggiungere un punto lontano più o meno trecentomila Km impiega un solo secondo. In due secondi percorre seicentomila Km e così via...Pensate a quanti Km percorre in un anno...circa 9461 miliardi di Km. E in un milione di anni, quanti secondi ci sono e quanta strada percorre la luce? Non si riesce neanche ad immaginare, vero?
Capite adesso quanto sono lontane le stelline più lontane? Pur correndo così veloci ci mettono anni ad arrivare fino a noi. Ecco perché io e la mia Stellina non riusciamo più ad incontrarci. Ma questo adesso non è importante.
Uff..il mio solito vizio di aprire mille parentesi e poi perdere il filo del discorso.
Insomma spazio e tempo si confondono. E le stelline oggi ci possono raccontare addirittura quello che è successo milioni di anni fa. Per quello sono così sagge, perché hanno una pazienza infinita.
Voi sareste capaci di aspettare anche solo una settimana per dire quello che avete da dire? Difficile, vero? Loro aspettano addirittura milioni di anni!
L'attesa silenziosa degli sviluppi spesso è la chiave per capire cosa sta succedendo attorno a noi.
Poi c'è il sole che un po' come la mamma di tutti ci racconta cosa è successo appena otto minuti e mezzo fa, come le mamme appunto, che se hanno qualcosa da rimproverarti non aspettano certo anni.
Le stelle più lontane invece ci osservano nel presente da lassù e sanno cosa succede oggi, ma come dei vecchi e saggi nonni ci incantano con favole antiche di milioni di anni.
Se sapessimo ascoltarle impareremmo a non ripetere gli stessi errori del passato. Invece eccoci qua, poveri umani, a soffrire sempre per gli stessi mali, oggi come ieri: guerre, distruzioni, ingiustizie.
A forza di scrivere si è fatto buio e io sono qui a fissare il cielo per cercare di sentire di nuovo la voce della mia Stellina. Forse è proprio qui che sbaglio, più aspetto e meno probabilmente la sentirò. Insomma è chiaro che tornerà a parlarmi e che potrò finalmente sentire di nuovo la sua voce e guardarla ancora una volta diritto negli occhi, come ho fatto ormai milioni di anni fa, ma se anche decidesse oggi di parlarmi di nuovo, è così lontana che potrò sentirla solo fra milioni di anni. O se la sentirò e vedrò presto è perché milioni di anni fa ha deciso di incontrarmi. Capite che è piuttosto complessa la situazione e io mica posso aspettare milioni di anni, o invece si?
Forse per vederla di nuovo dovrei solo tornare a sognare, come ho sempre fatto, perché i sogni non hanno tempo, i sogni sono alla base di tutto, i sogni sono sempre romantici, con i sogni si può cambiare il mondo. Ecco, per un attimo sono tornato a sognare e mi sono ricordato anche la storia che la mia Stellina mi ha racontato nel sogno.
Ma ho già scritto troppo. Peccato, era una bella storiella, si chiamava «La Storia del Pane chiamato Libertà». Ve la racconterò un'altra volta, ma non fra milioni di anni, state tranquilli, che io non ho la pazienza delle stelle.
Adesso vado a dormire e a sognare. A sognare di Stelline e di pace, di amori e di libertà. A sognare insomma un mondo migliore che forse arriverà, ma noi non ci saremo.





«In nights and days the sun will be thousand seasons and again the world will go through the same spaces for thousand centuries at least but we will not there.»
Francesco Guccini

My Little Star hasn't talked to me for a long time. Or rather, she speaks to me, but I can no longer understand what she is saying, in fact I can barely hear her. Well, with respect to understanding... I haven't ever really understood anything, so this is not news. Anyway, I want to say that perhaps me and my Little Star no longer speak the same language.
Now we dream about each other and nothing else. Last night I dreamed of her and I know that she dreamed of me, a guardian angel told me. But now I don't want to complicate things with stars, guardian angels, or even tiny daily joys. I just received a message from the sky, which of course I did not understand because I'm a chump, but what was clear in the message is that my Little Star dreamed of me.
But let's go back to my dream...I was talking and talking, writing and writing, then I lost my train of thought! I was saying that it was not a good dream. In fact, I woke up very sad because I learned when we dream about stars that those dreams are reality. So we have to be very careful about what we dream of. I do not remember my dream, but I dreamed that my Little Star spoke to me and I could not understand her. She was so far away that I could not hear her, that's why I was very sad. When I woke up I realized that the dream is reality.
So I started thinking about how far apart the stars are. It's incredible to think of, they are millions of light years away. Let me explain what that means, and please concentrate because it is not very simple to understand. We're talking about spaces and times so big that the mind refuses even to imagine them.
Distances so far that even though light runs to slow to make it there anytime soon. After all for light to reach a point three hundred thousand Km away in single second, but still millions of light years separate one star from another. In two seconds it covers a distance of about six hundred miles and so on... 
Think about how many Km the light is able to cover in one year, about 9461 billion km. In one million years, how many seconds are there and how far along does the light go? You can't even imagine; or can you?
Do you understand how far the stars are now? Even running so fast they need years to reach us. That's why me and my Little Star are no longer able to meet, but this is not important now.
Phew... my usual habit to open a thousand ideas and then to lose my train of thought happened again...
At such distantances, space and time are mixed. And now the stars can tell us even what happened millions of years ago. That's why they are so wise, because they have endurance.
Would you be able to wait even just a week to say what you have to say? It's difficult, isn't it? The stars expect to wait even millions of years!
The silent waiting of the events is often the key to understand what is going on around us.
Then there is the sun that, like our mother, it tells us what has happened just eight minutes and a half ago, exactly like mom..if she has something to blame us for she does not wait for years.
Perhaps the most distant stars observe us in the present, maybe they know what's going on today. Yet as the old wise grandparents they enchant us with tales of millions of years old.
If we were able to listen to them, we would learn to not repeat the same mistakes of the past. Instead, here we are, poor humans, always suffering today as in the past. For the same evils: wars, destruction and injustice exist.
My persistence in writing means now it's dark and I'm here, staring at the sky, trying to hear again the voice of my Little Star. Perhaps I'm wrong, it could be the more I try the less I'll hear her. In short, it's clear that she will talk to me again and that I will finally hear her voice and look right in her eyes once again, as I did millions of years ago. However even if she decides today to speak to me again so far I can only hear her voice from what seems to be millions of years. If I hear her and see her soon it's because millions of years ago she decided to meet me. You can understand now how rather complex my situation is and I can't wait millions of years; or should I?
Maybe to be able to see her again I should just dream again, as I have always done, because dreams are out of time, dreams are out of space, dreams are always romantic and dreams can change the world. That's what I meant. For a moment I dreamed again and I even remembered the story that my Little Star told me in my dream.
...I've already written too much. What a pity, it was a very beautiful story "The Story of a Bread called Liberty" I will tell you next time, but it will take millions of years to reach you. Don't worry though, I have not lost patience with the stars.
Now I going to sleep and dream. I 'll dream of little stars and peace, love and freedom. In others words I'll dream of a better world that perhaps will come, but we will not be around to see it.




«Entre noches y días, el sol hará miles temporadas y todavía el mundo recorrerá los mismos espacios de siempre por lo menos por mil siglos, pero nosotros no estaremos aquí.»
Francesco Guccini

Hace mucho tiempo que mi Estrellita no me habla. O más bien, ella me habla, pero es que yo ya no puedo oírla, mejor dicho a entenderla. Pues bien, con respecto a la comprensión siempre he entendido poco, no es algo nuevo. Lo que quiero decir es que tal vez yo y mi Estrellita ya no hablamos el mismo idioma.
Ahora nos soñamos y nada más. Unas noches atrás la soñé y sé que ella me ha soñado, me lo dijo un ángel de la guarda. Pero ahora no quiero complicar las cosas con estrellas, ángeles guardianes o pequeñas alegrías cotidianas. Simplemente recibí un mensaje desde al cielo, que por supuesto yo no entendí porque soy un cabezón, pero lo que estaba claro en el mensaje era que mi Estrellita me había soñado.
Volviendo a mi sueño, que hablando hablando, escribiendo escribiendo, pierdo el hilo de mis pensamientos. No era un buen sueño. De hecho, me desperté muy triste, porque cuando se trata de estrellas, los sueños son la realidad y hay que tener mucho cuidado con lo que soñamos. No me acuerdo de mi sueño, pero soñé que mi Estrellita me hablaba y yo no podía entenderla. Estaba tan lejanas que no podía tampoco escucharla. Por eso me desperté muy triste y me di cuenta de que el sueño es la realidad.
Así que me puse a pensar en cuanto lejos están las estrellas. Increíble, millones de años luz. Voy a explicar lo que significa, pero tengan cuidado porque no es muy fácil de entender. Hablamos de espacios y de tiempos tan grandes que la mente se niega a imaginarlos.
A ver, la luz corre tan rápido que para llegar a un punto distante 300000 kilometros emplea un solo segundo. En dos segundos cubre alrededor de 600000, etc ... Piensen en cuántos Km recorre en un año, aproximadamente 9.461 millardo de km. Y en un millón de años ¿cuántos segundos hay y cuánto camino recorre la luz? Ni siquiera se puede imaginar ¿verdad?
¿Entienden ahora cuánto lejanas están las estrellas más lejanas? No obstante curran tan rápido necesitan años para llegar hasta nosotros. Es por eso que yo y mi Estrellita ya no estamos capaces de encontrarnos. Pero esto no es importante ahora.
Uff... mi costumbre habitual para abrir un millar de paréntesis y luego perder el hilo de mis pensamientos.
En resumen, espacio y tiempo se mezclan. Y hoy las estrellas pueden contarnos también lo que ocurrió hace millones de años. Por eso que son tan sabias, porque tienen una paciencia infinita.
¿Ustedes serían capaces de esperar hasta una semana para decir lo que tiene que decir? Difícil ¿no es así? Ellas esperan hasta ¡millones de años!
La espera silenciosa de los acontecimientos es a menudo la clave para entender lo que está sucediendo a nuestro alrededor.
Luego está el sol que es un poco como la madre de todos que nos dice lo que ha sucedido sólo ocho minutos y medio atrás, al igual que todas las madres, que si tienen algo que reprochar no esperan años.
Las estrellas más distantes al contrario nos observan en el presente desde arriba y saben lo que está pasando hoy en día, pero como viejos sabios abuelos nos encantan cos cuentos de millones de años atrás.
Si sabíamos escucharlas aprenderíamos a no repetir los mismos errores del pasado. En cambio, aquí estamos, pobres humanos, sufriendo siempre por los mismos males, hoy como ayer: guerras, destrucciones e injusticias.
A fuerza de escribir se ha oscurecido y yo estoy aquí mirando al cielo para intentar volver a escuchar la voz de mi Estrellita. Quizás aquí me equivoco, más espero y menos probablemente volveré a escucharla. O sea, está claro que volverá a hablarme y que por fin podré eschucar su voz de nuevo y mirarla otra ves en los ojos, como lo hice hace millones de años, pero incluso si ella decide hoy de hablarme de nuevo, está así distante que yo podré oirla sólo en millones de años. O si la escucharé y veré pronto es porque hace millones de años atrás ella se decidió a encontrarme. Pueden ahora entender que la situación es bastante compleja y yo no puedo esperar millones de años ¿o si?
Quizás para verla de nuevo tendría qua volver a soñar, como siempre lo hice, porque los sueños no tienen tiempo, los sueños están a la base de todo, los sueños siempre están románticos, con los sueños podemos cambiar el mundo. Mira, por un momento he volvido a soñar y me acordé también el cuento que mi Estrellita me ha contado en mi sueño.
Pero ahora ya he escribido demasiado. Que lástima, era un cuento bonito, se llamaba «El Cuento del Pán llamado Libertad». Voy a contarla la próxima vez, pero no en milliones de años, no se preocupen que yo no tengo la pacienca de las estrellas.
Ahora voy a dormir y a soñar. A soñar de Estrellitas y de paz, de amores y de libertad. O sea voy a soñar un mundo nuevo que quizás llegará, pero nosotros no estaremos.


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